C’è un’altra nave di attivisti che in queste ore fa rotta su Gaza, decisa a rompere l’assedio israeliano che da quasi tre anni soffoca la Striscia. Batte bandiera irlandese e porta il nome di Rachel Corrie, la pacifista statunitense uccisa nel 2003 a Gaza da un bulldozer dello Stato ebraico. Aveva 23 anni e stava cercando di ostacolare le periodiche demolizioni punitive che l’esercito israeliano compie nelle zone di confine.
“Come Rachel non ha indietreggiato davanti alle ruspe israeliane”, fanno sapere dal coordinamento FreeGaza, ” la nave sta andando verso Gaza e non si fermerà”. Nonostante il tragico epilogo della spedizione della «Freedom Flotilla»,conclusasi con la morte di dieci attivisti, uccisi dalle teste di cuoio israeliane durante un blitz condotto in acque internazionali, i pacifisti irlandesi sono decisi a non fare marcia indietro. Ma neanche Tel Aviv sembra avere intenzione di fare concessioni e promette “a niente e a nessuno sarà concesso di rompere l’assedio”. Continua a leggere